Resumo de Stupid White Man

Un libro sarcastico sull?America di Bush Junior, ma anche un libro coraggioso che intende rivelare i retroscena delle elezioni presidenziali del 2000, che poi hanno confermato Bush Presidente degli Stati Uniti all?inizio del 2001. L?autore infatti ripercorre giorno per giorno, ed ora per ora, tutti i colpi di scena che hanno accompagnato l?attuale Presidente d?America ad una vittoria poco contesta, tra l?altro, dai democratici, ma che per l?autore del libro è una presa di potere forzata.
Il ri-conteggio dei voti, l?elettorato della Florida che viene incredibilmente dimezzato, e altre situazioni paradossali, vengono descritte nel libro con drammatica ironia.
Nel libro tuttavia non si parla solo delle elezioni-truffa ma vengono descritti uno per uno i personaggi politici che accompagnano tutt?ora, l?amministrazione Bush, con tanto di rapporti economici con le più grandi multinazionali del petrolio.
La società americana che viene descritta è molto diversa da come noi tutti la conosciamo, o meglio ci fa vedere uno spaccato che stentiamo a credere, ovviamente bisogna sempre tenere conto delle differenze culturali, economiche e sociali che i due continenti, America ed Europa hanno al loro interno. L?autore si occupa infatti della pena di morte, che vige tutt?ora in 19 Stati, anche se due hanno stabilito una moratoria, si occupa quindi del sistema giudiziario, si occupa del sistema sanitario, che lascia indietro migliaia di persone povere, si occupa dell?istruzione pubblica, le cui risorse vengono costantemente tagliate a favore delle politiche di difesa contro il terrorismo, così si scopre che gli studenti sono costretti a studiare su testi degli anni ?70! Il problema razziale viene descritto come un problema che l?America non ha mai risolto così come per la parità con le donne.
L?autore non risparmia nessuno e attaccando tutta la politica di Bush (il testo è costantemente aggiornato) non lascia da parte nemmeno le cose fatte e non fatte dei Democratici dell?era di Clinton.
Sebbene il libro parli di cose economiche, politiche e sociali, l?autore lo fa in maniera semplice, ironica e chiara, non è assolutamente noioso nonostante riporti molti dati a supporto delle sue affermazioni, e soprattutto l?autore, che sembra rivolgersi agli americani prima di tutto, aiuta il lettore a seguire le sue congetture come se egli stesso stesse scoprendo in quel momento ciò che va dicendo. Lascia molte riflessioni dietro di sé e soprattutto il lettore stabilisce, inconsapevolmente, delle considerazioni circa le similitudini e le differenze tra il suo paese e gli Stati Uniti.

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